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Pileggi ed il Circolo Unione

di Salvatore Blasco

 

Correva l’anno 1961 quando un gruppo di amici, che trascorrevano le serate seduti ai tavoli del bar dell’Albergo Centrale, cominciammo ad avvertire il bisogno di crearci una sede ove realizzare i nostri comuni interessi volti alla rinascita, sociale e culturale, della nostra città. Di fronte ci stava palazzo Fazzari, onusto di ricordi risorgimentali e garibaldini con il suo primo piano da anni abbandonato ed alla mercè di chiunque lo richiedesse per festicciole od altre chiassose riunioni. Poteva essere la nostra sede? Una sera salimmo per visitare quei locali e su di noi scese una cappa di delusione: pavimenti di logoro parquet sprofondati; stucchi e decorazioni in via di estinzione; impianti fuori uso. Ma non disarmammo, sospinti come eravamo dal nostro immancabile vento verso sogni associativi per la rinascita di Catanzaro, della quale palazzo Fazzari è un pezzo di dignitosa storia. E ci lanciammo nell’avventura di risanare quell’appartamento di ben ottocento metri quadri, di fondare lì una associazione con finalità culturali, artistiche, ricreative con porte e finestre aperte ai bisogni del nostro contesto cittadino, senza più velleità nobiliari. E così nacque il Circolo Unione. Ed era tutto un cantiere allorchè venimmo in contatto con Tony Pileggi rientrato dalle Americhe. E fu subito una fusione di sentimentalità, una comunione di idealità, una cementificazione in passione dei nostri rispettivi moti dell’animo.  Tony Pileggi si inserì nel nostro gruppo e prese a lavorare con noi, in quel tempo protesi a procurarci da costruttori amici calce, cemento, ferro per ristrutturare quell’appartamento, per decorarlo, per abbellirlo, per dargli quella veste dignitosa di cenacolo di cultura e di arte. Come il nostro salone con il suo soffitto Liberty, con i suoi mobili barocchi, con le sue decorazioni murali. Di chi sono opera queste ultime? Proprio di Tony Pileggi, che lavorando anche di notte, seppe intonarle allo stile sontuoso di consolle e specchiere di regale fattura. E anche opera sua sono i dipinti di enorme grandezza, materiale ed artistica, che danno splendore alle nostre sale di rappresentanza. Insomma, fu Tony Pileggi l’ispiratore di ogni nostra intrapresa, non solo artistica, dotato come era di un infiammante entusiasmo, di una inventiva istintiva. Ne volete un esempio? Dipinte le tele, mancavano le cornici non facili a trovarsi, per le loro dimensioni e comunque a quei tempi inaccessibili alle nostre finanze. Egli scelse quattro tavoloni in quel nostro cantiere, ne fece il riquadro delle tele, comprò stucchi di quelli destinati ai muri, li applicò con delicato gusto sulle tavole, dorò il tutto e così creò anche le cornici che fanno bella mostra di sé nel nostro Circolo, che fu la sua seconda casa. In essa furono ospitate le prime mostre di pittura, celebre quella delle caricature delle personalità catanzaresi, che richiamò folle di visitatori, divertiti dalla genialità di Pileggi che accentuando un tratto somatico ed espressivo di un personaggio, lo rendeva facilmente riconoscibile. La sua pittura mi piace, perché ha i colori della nostra terra e sa trasmettere all’osservatore vibrazioni emotive di calabra sentimentalità.

 

 

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