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Un linguaggio che rimane sempre nel cuore

di Leo Ciriaco

 

entre son qui per tentar di ricordare su quale affetto il rapporto di amicizia con Tony Pileggi si era innescato e proseguiva con il massimo reciproco rispetto, ho davanti agli occhi quel che per me è stato il più bello e sentito regalo di nozze che ho ricevuto: il viso di mia moglie raffigurato dal suo pennarello.
Non è facile la vita coniugale; ma quando ci si vede raffigurati in quel modo allora si scopre sempre e meglio la virtù della tua compagna, la bellezza, l’attiva, concreta partecipazione alla vita in comune. Questo è quanto mi ha dato Tony con il suo regalo.
..........Ci siamo conosciuti, io bambino e lui un po’ più grandicello, in un paesino della nostra provincia: Maida. Era il natio per ambedue. Ma lui già da allora coniugava perfettamente il principio che l’avrebbe guidato nella sua purtroppo non lunga esistenza: quello dell’uso dei colori e del pennello.
Bravissimo, regalò alla mia famiglia per il salone della nostra grande casa i cuscini dei divani e delle poltrone: li aveva dipinti con tante raffigurazioni, soprattutto campestri.
..........Ed è stato il mio primo impatto con la sua pittura. Poi ambedue ci siamo trasferiti a Catanzaro. E qui abbiamo continuato nel rapporto affettuoso di amicizia che ci legava e che teneva stretti anche molti comuni amici nel ridotto del centrale, anni 50, in quel locale là dove si riuniva l’intellighentia cittadina per determinare, programmare, far vivere a questa città momenti di intensa cultura. Vi erano i giornalisti, i fratelli Greco, Eugenio e Libero, vi era lo scultore Rito, di cui restano moltissime statue, come il Cavatore e la Madonna sul campanile della Chiesa, e vi era Tony Pileggi il Pittore.
..........Poi la nascita del Circolo Unione ci indusse a salire quattro scale per rinnovare dentro il palazzo Fazzari quel che si faceva di fronte al Centrale. E qui Tony si scatenò dipingendo cose bellissime e rallegrando con i suoi quadri ed il suo mondo quelle ampie sale che altrimenti sarebbero rimaste grandi e vuote.
Charles Baudelaire come critico d’arte sapeva collegare mirabilmente all’esame tecnico-estetico dell’opera in sé la ricerca e la definizione della mentalità dei gusti dell’artista in rapporto all’epoca ed all’ambiente culturale e delle sue intenzioni. Ebbene dopo la grande battaglia condotta a favore della pittura romantica, seppe valorizzare quella che atteneva al realismo ed al caricaturismo.
..........Ebbene il linguaggio di Tony nella sua pittura, nei colori, nel suo innato caricaturismo, nella sua verità comprendeva ed esaltava ambedue i concetti: quello romantico e quello realistico, considerata la passione per tutto ciò che lo circondava.
..........Un linguaggio che rimane sempre nel cuore di tutti coloro che lo hanno conosciuto ed apprezzato: soprattutto nel cuore di colui che, come me, ha goduto della sua profonda e nel contempo tenera amicizia.

 

 

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