Addio, vecchio Tony
di Peppino Papaleo
e potessimo ritornare indietro nel tempo ci ritroveremmo, evidentemente, nell’allora ben noto “salotto cittadino” del “NIDO DELLE AQUILE” dove tu amavi caricaturare uomini e cose per dare una satirica immagine fisionomica del mondo catanzarese. Esprimevi, allora, pienamente, l’esuberante interiorità della nostra scapigliata giovinezza, avulsa dai caduchi deteriori preconcetti di questo povero mondo di decadenza morale ed anche materiale.
.......... Più tardi decidemmo di rompere i rapporti con il nostro piccolo mondo provinciale ed emigrammo. Tu superasti l’oceano per portarti nelle lontane Americhe e, per tanto, lungo tempo, non riuscimmo a ritrovarci. Ma se le montagne stanno ferme gli uomini si muovono e su tutto domina il Destino. Così, dopo tanti anni, nel superamento di vicende addirittura sconvolgenti,il passo ci riportò su quel vecchio budello cittadino, rivoluzionato dal rigore dei tempi, apparentemente risorto a nuova vita, dopo sconvolgimento e distruzione. Ma non disperati e vinti. Ancora pieni di speranze in un domani migliore!
.......... Su quel budello io avevo dato vita al “CENACOLO GOLIARDICO” e fu in quella sede che ti accolsi dopo averti riabbracciato e spazzato dalla tua mente le ultime perplessità. Avevi già deciso di ripartire per l’America. Il tuo paese natio t’era apparso arido ed addirittura inospitale. Ma tu credesti nelle mie parole. Anch’io ero tornato da lontano, richiamato dai ricordi, e nutrivo ancora la speranza di poter riamare le vecchie cose della mia infanzia smarrita. Sicchè la tua prima “personale”. Le caricature delle personalità più in vista del capoluogo calabro nei saloni della ”Mattia Preti” allora allogati in seno al “Circolo Unione” presieduto da Salvatore Blasco, il Magistrato al quale spetta il merito di aver creato nella città dei tre colli un centro ricreativo e culturale degno di rilievo. FU UN SUCCESSO.
.......... I tuoi lavori, sapientemente alterati nei punti più espressivi delle singole personalità andarono a ruba. Fu il tuo successo nella cittadella che, compreso il tuo valore, richiese, comunque e sempre, la tua opera ed il tuo colore. I tuoi schizzi rappresentativi apparvero sulle copertine di vari organi di stampa.
......... “La Mia Città” del valoroso scrittore e poeta Vincenzo Citriniti, fu da te largamente illustrata così come “Sull’orma del tuo corpo” di Antonio Palumbo. AVEVI VINTO! Ed infine il tuo insegnamento nella “Scuola del nudo” presso l’Accademia di Belle Arti dove la tua opera è stata bloccata da Lei. La nera invisibile Signora. La vera dominatrice del tempo. D’ogni tempo. Addio, vecchio Tony!
Questo commosso saluto a Tony è stato pubblicato da “Calabria Letteraria” nel 1980.